Etruschi Influencer dal passato
Ritorno felicemente al Museo d'Arte della Fondazione Luigi Rovati di Milano per la nuova mostra: "Etruschi del novecento", che si concluderà il il 3 agosto 2025.
Come sempre l'accoglienza è un momento speciale e molto gradevole, con tante preziose informazioni e la consegna dell'audioguida gratuita, (ma sul percorso ci sono anche degli attenti operatori culturali pronti ad aiutare). Senza dimenticare il magnifico regalo, per chi come me ne colleziona, del cartaceo con le informazioni del museo e all'interno la bellissima locandina!!!
L'esposizione si snoda all'interno delle sale del palazzo milanese di Corso Venezia costruito nel 1871. L'eleganza e la funzionalità degli spazi espositivi permettono di visitarlo con calma e concentrazione attraversando il piano nobile, ma soprattutto muovendosi nello spettacolare piano ipogeo.
Non si tratta di una semplice esposizione cronologica, ma di suggestivi rimandi tra le opere di artisti etruschi e quelle di artisti del novecento che ne sono stati ispirati.
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The Etruscan Scene di Andy Warhol Fondazione Luigi Rovati |
Nel corso del novecento una serie di importanti campagne di scavo portarono alla luce antiche città e necropoli etrusche, che furono fondamentali per una nuova ricerca estetica da parte di artisti, pittori e scultori moderni.
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Paolo Gioli Fondazione Luigi Rovati |
La stampa e alcune mostre itineranti permisero di amplificare l'attenzione e la curiosità per questa civiltà scomparsa e misteriosa.
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Fondazione Luigi Rovati |
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Fondazione Luigi Rovati |
Lentamente attraverso queste sale suggestive, dove ogni reperto è collocato con cura e attenzione, anche le zone di ombra e luce mi guidano in un percorso magico e coinvolgente e teche dalle forme geometriche sembrano essere atterrate dal cosmo per essere ammirate a 360 gradi. Tra l'altro non mi sembra per nulla un caso che proprio di fronte il museo e ben visibile dalle finestre del piano nobile ci sia il bellissimo Planetario, Templum celeste, avrebbe detto l'augure etrusco.
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Veduta sul Planetario Fondazione Luigi Rovati |
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Fondazione Luigi Rovati |
Durante la visita si passa dalle sperimentazioni di imitazione del bucchero, alle rappresentazioni dei volti in terracotta e la fascinazione per il sorriso enigmatico, ai vasi canopi dall'aspetto antropomorfo, all'ispirazione delle figure adagiate sui loro letti da banchetto, all'attualizzazione della famosa Chimera di Arezzo. E per finire come non poter ammirare la luce e la bellezza dei gioielli etruschi che ancora oggi ispirano e che ogni donna vorrebbe poter mostrare magari in una bella serata conviviale per farsi ammirare, oggi come allora.
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Fondazione Luigi Rovati |
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Fondazione Luigi Rovati |
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Fondazione Luigi Rovati |
Ovunque oggetti millenari che si fondono talmente bene con quelli contemporanei mi mettono a dura prova nella distinzione. Come in un tempo presente infinito mi pare che il popolo etrusco non sia mai scomparso e continui a riempire di fascino i miei occhi di moderna figlia di quel passato. La stessa scelta del titolo, Etruschi del novecento e non nel novecento, la leggo come una continuità, un filo di Arianna per non perderci e proseguire.
Mi colpisce anche la scritta su una vetrofania del piano nobile "Gli Etruschi non sono una teoria o una tesi. Se qualcosa sono, sono un'esperienza." D. H. Lawrence, effettivamente mi sento di vivere un'esperienza in questi spazi, un viaggio, il Gran Tour emozionale di un' Etruska fra le Alpi, che ha visto concretamente come la cultura etrusca continui a viaggiare, influenzare e a misurarsi nel tempo con carisma e mistero senza mai perdere la sua ineguagliabile raffinatezza.
Mi colpisce anche la scritta su una vetrofania del piano nobile "Gli Etruschi non sono una teoria o una tesi. Se qualcosa sono, sono un'esperienza." D. H. Lawrence, effettivamente mi sento di vivere un'esperienza in questi spazi, un viaggio, il Gran Tour emozionale di un' Etruska fra le Alpi, che ha visto concretamente come la cultura etrusca continui a viaggiare, influenzare e a misurarsi nel tempo con carisma e mistero senza mai perdere la sua ineguagliabile raffinatezza.
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Fondazione Luigi Rovati |
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Fondazione Luigi Rovati |
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Bellissimo!
RispondiEliminaCiao sono Mario..Bellissimo articolo molto interessante..viene voglia di visitare il museo immergersi a pieno e provare se possibile le stesse sensazioni..complimenti..
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