L'ingresso etrusco a Palazzo Corbetta Bellini di Lessolo


Lo storico palazzo che mi aspetta per una visita speciale è situato in via Andrea Doria a Torino.  Fu proprietà del conte Giuseppe Corbetta Bellini di Lessolo (1826 - 1885) che ne curò personalmente la decorazione interna.

Una porzione dell'edificio divenne poi la scenografica sede dell'Accademia Reale di Agricoltura di Torino, oggi più semplicemente Accademia di Agricoltura di Torino ed è qui che sono accolta per la visita, all'interno di eleganti ambienti in cui straordinariamente sono conservate la planimetria e la decorazione originali dell’epoca.

Il mio interesse è rivolto all'ingresso affrescato in stile etrusco, un gusto eclettico, ancora diffuso a metà ottocento, in cui sale e arredi erano ricreati con un mix di elementi greci, etruschi e romani. Uno stile apprezzato anche alla corte sabauda parallelamente allo sviluppo per il gusto per l'antico Egitto.

Entro in un lungo corridoio decorato da piccole scene ispirate al mondo mitologico su un ampio sfondo nero. Al centro trova posto, su sfondo dorato, una figura femminile con una cetra. Alcuni dei motivi geometri e floreali utilizzati si ispirano a quelli utilizzati nel gabinetto etrusco del Castello di Racconigi e per questo motivo il corridoio venne chiamato "ingresso etrusco".







L'ingresso consente di accedere all'anticamera che accoglie la curiosa e interessante collezione di frutta di Garnier - Valletti e da qui al salone delle adunanze e alla Biblioteca. In questa sede oltre il Museo Pomologico e la Collezione Garnier - Valletti trovano posto anche la Collezione di Minerali e quella di Microscopi.


Tra il mio ricercare per scrivere su questa sala sono rimasta colpita della storia della nobile famiglia che abitò in questo palazzo.
Alla morte del conte, che non ebbe eredi, il palazzo passò in eredità alla nipote della moglie, la Contessa Sofia Cacherano di Bricherasio (1867-1950) ultima discendente della famiglia Cacherano di Bricherasio,  pittrice ed allieva di Lorenzo Delleani che fece della sua dimora torinese un vero e proprio cenacolo artistico e culturale. Mi piace pensare che un'artista, se pur privilegiata, abbia condiviso questi ambienti e torna a noi con la sua storia.


Link utili


Bibliografia

Quaderni della Fondazione per l'Arte della Compagnia di San Paolo. "Etruschi in Piemonte" . Alessandro Mandolesi

The Etruscan entrance of Palazzo Corbetta Bellini di Lessolo

The historic building that awaits me for a special visit is located in via Andrea Doria in Turin. It was owned by Count Giuseppe Corbetta Bellini di Lessolo (1826 - 1885) who personally supervised the internal decoration.
A portion of the building then became the spectacular headquarters of the Royal Academy of Agriculture of Turin, today more simply the Academy of Agriculture of Turin, and it is here that I am welcomed for the visit, within elegant rooms in which the floor plan and the original decoration of the time are extraordinarily preserved.
My interest is in the frescoed entrance in the Etruscan style, an eclectic taste, still widespread in the mid-nineteenth century, in which rooms and furnishings were recreated with a mix of Greek, Etruscan and Roman elements. A style also appreciated at the Savoy court in parallel with the development of the taste for ancient Egypt.
I enter a long corridor decorated with small scenes inspired by the mythological world on a large black background. In the center there is a female figure with a zither on a golden background. Some of the geometric and floral motifs are inspired by those used in the Etruscan cabinet of the Royal Castle of Racconigi and for this reason the corridor was called the "Etruscan entrance".
The entrance gives access to the antechamber which houses the curious and interesting collection of fruit artistic plastic models by Garnier - Valletti and from here to the meeting room and the library. In addition to the Pomological Museum and the Garnier - Valletti Collection, this site also houses the Collection of Minerals and that of Microscopes
During my research to write about this room I was impressed by the history of the noble family of the first owners.
Upon the count's death, who had no heirs, the palace was inherited by his wife's niece, Countess Sofia Cacherano di Bricherasio (1867-1950), the last descendant of the Cacherano di Bricherasio family, painter and pupil of Lorenzo Delleani who made her home a real artistic and cultural circle in Turin.
I like to think that an artist, albeit a privileged one, has shared these environments and comes back to us with her story.

 


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