Il mistero della stele etrusca di Busca
La misteriosa stele è stata tra le prime testimonianze che ricercai per creare questa sorta di archivio personale dei punti di contatto fra i due mondi di allora, quello celto-ligure e quello etrusco. Fu trovata nel XVIII secolo sulla riva sinistra del torrente Maira presso la città di Busca (CN), ma non è noto l'esatto contesto archeologico della sepoltura.
Stele di Busca - Museo di Antichità - Torino |
La stele ricavata da un blocco in quarzite alto 90 cm è attualmente conservata presso il Museo di Antichità di Torino.
Su un lato vi è un'incisone particolarmente leggibile disposta all'interno di un nastro a forma di U rovesciata: “Mi suthi larthial muthikus“, cioè “io [sono] la tomba di Larth Muthiku”.
L'iscrizione datata intorno al VI secolo a.C. è in lingua etrusca, mentre l’origine del nome del defunto (Motico) è celto-ligure, seppur etruschizzato nella declinazione. Anche la disposizione dell’iscrizione è tipicamente etrusca, in particolare dell’area volterrana.
Avevo visto il calco della stele visitando il Museo Civico di Cuneo, ma per vedere l'originale è stata necessaria una visita guidata speciale presso il Museo di Antichità di Torino.
Il museo è stato lo stargate che mi ha trasportata in un tempo lontano e l'emozione è stata molto forte nel vedere la stele originale con la sua bellissima ed elegante incisione.
Poi però mi sono anche rattristata, oltre a non essere più nel suo luogo originale, cioè nei dintorni di Busca, era anche imprigionata insieme ad altri in un contenitore asettico, con la sua storia enigmatica ancora da risolvere per la sua unicità.
Certamente qualsiasi sia l'interpretazione ci continua a parlare di come il popolo etrusco avesse raggiunto un tale prestigio da diventare un esempio, gli "influencer" dell'epoca per dirla con termini moderni.
Risultano comunque diverse interpretazioni su chi potesse essere stato il celto-ligure Motico:
- faceva parte di una elites locale celtico-ligure che aveva adottato il modello culturale etrusco?
- faceva parte di una colonia etrusca fondata ai fini commerciali?
- aveva vissuto per alcuni anni presso Volterra adottandone i costumi?
Da parte mia spero con il mio pellegrinaggio di averle restituito quell'aurea sacra e quel rispetto mistico, che aveva per chi l'ha fatta scolpire.
E tra le varie interpretazioni che ho letto, una mi ha colpito più di altre, cioè che potesse essere la tomba di una donna ... “Io (sono) la tomba di Larthia (figlia) di Muthiku“... una vera estrusca fra le Alpi.
Link utili:
This mysterious
stele was among the first evidences that I sought to create this sort of
personal archive of the points of contact between the two worlds of the
Celtic-Ligurian and the Etruscan.It was found in the
18th century on the left bank of the Maira stream near the city of Busca (CN),
but the exact archaeological context of the burial is unknown.The stele was obtained
from a 90 cm high quartzite block. On one side there is a well legible
engraving arranged inside a ribbon in the shape of an inverted U: "Mi
suthi larthial muthikus", that is "I [am] the tomb of Larth
Muthiku".The inscription
dates around the 6th century B.C.. It is in the Etruscan language, while the
origin of the name of the deceased (Motico) is Celtic-Ligurian, albeit Etruscan
in its declension. Even the arrangement of the inscription is typically
Etruscan, from the Volterra area.I had previously seen
a copy of the stele while visiting the Museo Civico in Cuneo, but a special
guided tour at the Museum of Antiquities in Turin was necessary to see the
original.The museum was the
stargate that brought me to that distant time. The emotion was very strong in
seeing the original stele with its beautiful and elegant engraving.But I was also saddened,
as it was no longer in its original place, i.e. around Busca, but imprisoned
together with others in an aseptic container with its enigmatic story still to
be resolved due to its uniqueness.Certainly, whatever
the interpretation, it continues to tell us about how the Etruscan people had
achieved such prestige as to become an example or, as we would say today,
"influencers" of their time.However, there are
different interpretations on who could have been the Celto-Ligurian Motico:-
Was he part of a local Celtic-Ligurian elite who had
adopted the Etruscan cultural model?-
Was he part of an Etruscan colony founded for
commercial purposes?-
had he lived for a few years near Volterra, adopting
its customs? I hope with my
pilgrimage to have restored the sacred aura and the mystical respect that the
stele had for those who engraved it.Among the various
interpretations that I have read, one struck me more than others, namely that
it could be the tomb of a woman:"I (am) the
tomb of Larthia (daughter) of Muthiku". ... perhaps one of the first true Etruscan woman
between the Alps…
-
had he lived for a few years near Volterra, adopting
its customs?
Commenti
Posta un commento