Storia di Silvio

Durante le ultime giornate trascorse in Etruria ho avuto il piacere di rivedere luoghi a me cari, risentire suoni familiari, incontrare nuovi e vecchi amici, ricordare o apprendere nuove storie.

Ho quindi il piacere di raccontare una curiosa vicenda accaduta all'amico Silvio.

Silvio, una passione per l'arte che nasce da lontano, quando seduto su una roccia nella assolata campagna viterbese, fu scelto come addetto al lavaggio dei reperti archeologici che via via affioravano dalla zona di scavo.

L' area archeologica di San Giovenale era presidiata men che meno dall'allora re Gustavo VI re di Svezia. Un re alto e dai modi molto gentili ed eleganti, grande appassionato di archeologia. Un re avant-garde che con lungimiranza e cura si dedicò agli scavi e allo studio.

Erano gli anni sessanta.

Sono trascorsi diversi anni da allora e Silvio si è fatto uomo, ma ha mantenuto nel tempo la passione per l'arte e la storia del luogo dove ha sempre vissuto.

Una grande manualità e creatività lo hanno portato ad esprimersi attraverso la poesia, il mosaico e il riutilizzo di materiali usati forgiando oggetti unici.

 "Uccisione di Pentasilea" da parte di Achille

"Rapimento di Ganimede da parte di Zeus per portarlo sull'Olimpo"


Particolare del mosaico sui gabbiani 

Un giorno accadde qualcosa di eccezionale, quei momenti straordinari della nostra vita dove la realtà si unisce al magico e ci porta quasi a credere di vivere un sogno. Sistemando la soffitta  dell'antica casa ereditata dai nonni, tra tovaglie e lenzuola ricamate saltarono fuori una serie di oggetti che gli parvero familiari.

Il ricordo torno' a lui da ragazzo e a quell'alto re gentile con il basco e le maniche di camicia arrotolate, e sotto una luce soffusa e polverosa vide dei cocci di reperti come negli scavi archeologici.

Senza esitare scrisse una lettera di suo pugno e in bella calligrafia alla sovraintendenza per denunciarne la scoperta. Non passo' molto tempo che un'esperta del ministero si presentò per valutare e catalogare i pezzi. Si scoprì così che erano reperti di varie epoche, di fattura etrusca e romana.

Stimati non di interesse museologico, da allora fanno sfoggio in una bellissima vetrina a casa di Silvio, dove rimarranno per sempre come cari amici esposti e viventi fra le mura della sua casa.

Pietra Suiseki 

Poterli ammirare per me è stato un privilegio ed una grande emozione, ma ancora più importante il tempo che Silvio mi ha dedicato. E durante la nostra chiacchierata abbiamo anche scoperta la passione comune, per le pietre Suiseki, di cui mi ha regalato un magnifico esemplare che rimarrà a suggello di questo incontro.






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